Argento colloidale

Argento colloidale
Argento colloidale

Il più prezioso antibiotico naturale.

Ecco uno di quei semplici rimedi naturali che è sempre utile tenere in casa, per la salute dei cari animali che vivono con noi, e in questo caso anche per la nostra!

I disturbi per cui può essere impiegato l’argento colloidale sono veramente tanti, così come gli studi che nel tempo hanno dimostrato la sua efficacia. Ma ciò che più lo rende prezioso, sono la semplicità di utilizzo e l’assenza di effetti collaterali o di interazioni con altri farmaci.

I suoi principali pregi possono essere così riassunti:

  • Favorisce la stimolazione della ricrescita dei tessuti danneggiati (cicatrizzante);
  • Rimedio per le infezioni, efficace su tutti i tipi di parassiti patogeni (batteri, virus, funghi);
  • Insapore, incolore, può essere utilizzato anche sui tessuti sensibili (occhi, orecchie, mucose);
  • Adatto sia all’uso interno che esterno;
  • Privo di effetti collaterali o tossicità (a patto che venga utilizzato con buon senso);
  • Ricavato dall’ elemento minerale purissimo (non contiene sostanze chimiche);
  • Efficace in minime quantità.

Ma che cos’è l’argento colloidale ionico? L’argento si trova naturalmente nel terreno come minerale – traccia ed è uno degli elementi essenziali richiesti dalle piante, dagli animali e dall’uomo. Una volta lo ottenevamo naturalmente da terreni organici per mezzo della frutta, delle verdure, noci, grano e legumi.

Per “colloide” si intende una particella finissima, la più piccola che possa essere prodotta, ottenuta per elettrolisi, cioè dal passaggio della corrente in due elettrodi di argento purissimo (al 99,99%) immersi in acqua bi-distillata.
La concentrazione delle parti d’argento si esprime in PPM (Parti Per Milione) e per poter essere considerato efficace, un buon argento colloidale non deve avere meno di 25 ppm per litro d’acqua.

Non va confuso però con l’argento proteinato, venduto sia liquido che in polvere e consigliato dai pediatri per le malattie respiratorie dei bambini: sono due sostanze con caratteristiche diverse, e quest’ultimo può dare anche degli effetti collaterali (fra cui l’Argiria, malattia che fa diventare la pelle di colore blu!) e quindi va sempre utilizzato sotto il controllo di una persona esperta.

Batteri, virus, funghi: la ricerca medica ha dimostrato che nessun organismo monocellulare conosciuto può vivere più di qualche minuto in presenza di una traccia, seppur minuscola, di argento metallico. Agendo come un catalizzatore, blocca un enzima di cui i batteri, i funghi ed i virus hanno bisogno per vivere.

Uccide tutti i microorganismi patogeni anche se resistenti agli antibiotici comuni. Si dimostra atossico invece per i batteri simbionti, ovvero la flora batterica “buona”. I parassiti evoluti come i vermi non vengono uccisi dall’argento, che è in grado però di bloccare la crescita e riproduzione delle loro uova.

Il secondo utilizzo per cui si rivela fondamentale, è la capacità di favorire la formazione di tessuto epiteliale e accelerare in questo modo la cicatrizzazione. In caso di ferita quindi si rivela insostituibile, perché agisce sia come disinfettante che come cicatrizzante.

È incolore, insapore, e non irrita nemmeno i tessuti sensibili. Per questo motivo si presta a infiniti utilizzi: può essere messo direttamente (con uno spray o una garza sterile) su piaghe, ascessi, ferite, tagli, abrasioni, ustioni, infezioni batteriche e fungine, oltre che negli occhi (utilizzato come un collirio) e nelle orecchie.

Se utilizzato per lungo tempo, a seconda che venga assunto per uso esterno o interno, può dare degli effetti indesiderati di lieve entità, quali secchezza della pelle e squilibrio della flora batterica. Per questo è consigliabile abbinare il suo utilizzo a quello di un olio idratante e di fermenti lattici.
È comunque sconsigliata la sua assunzione per lunghi periodi se non si è in presenza di alcun disturbo.

Il suo unico vero difetto: la reperibilità. Raramente lo si può trovare in farmacia; più facilmente nei negozi specializzati in prodotti biologici o nelle erboristerie. La soluzione più semplice però è quella di acquistarlo direttamente online in un sito di fiducia, come ad esempio Patatino oppure Flowers of life.

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2 Comments

  1. Avatar

    Rosella

    È possibile usarlo su una ferita post intervento di isterectomia e come??

    1. Tiziana

      Tiziana

      Buongiorno Rosella, l’argento colloidale può essere utilizzato su tutte le ferite, date le sue proprietà antibatteriche e cicatrizzanti. Può essere applicato tamponando la parte con una garza sterile, oppure con un erogatore spray: quest’ultimo offre il vantaggio di non dover toccare direttamente una zona dolente, ed è molto efficace anche in caso di dermatiti. Alcuni animali però potrebbero esserne intimoriti (per il rumore e per la sensazione di essere bagnati all’improvviso) e quindi le prime volte va utilizzato con cautela.

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