What about plants?
Qual è l’essere vivente più grande del pianeta?
«Molti probabilmente risponderanno la balena. Ma si sbaglieranno, perché il più grande è la sequoia gigante. Una pianta.
Del resto, è facile dimenticarsi delle piante, o addirittura considerarle organismi meno evoluti, con la giustificazione che non si muovono e non si fanno sentire. Anche questi però sono errori, e piuttosto grossolani.
Le piante si muovono eccome, solo che i loro movimenti, a differenza di quelli degli animali, sono “sul posto” (pensiamo alle giovani piante che orientano la crescita in base alla direzione della luce solare) e sono in genere molto lenti.
Con qualche eccezione, come quella della Mimosa pudica, che al minimo contatto chiude le foglie molto velocemente. O come gli scatti rapidissimi delle piante carnivore.
Quanto al fatto che “non si fanno sentire”, molto dipende dalla nostra capacità di “ascoltare”.
Le piante, infatti, hanno un ricchissimo sistema di comunicazione, costituito da una grande varietà di molecole (amminoacidi, zuccheri, metaboliti secondari, sostanze volatili) con cui “dialogano” con le proprie vicine o con gli animali.
E sempre sul fronte comunicazione, è degli ultimi anni la scoperta di un sistema interno di trasmissione delle informazioni a livello delle radici che può essere considerato in qualche modo analogo al sistema nervoso degli animali.»
Tra gli artefici di questa scoperta c’è Stefano Mancuso, uno dei fondatori della Neurobiologia Vegetale, e direttore del Laboratorio Internazionale dell’Università di Firenze per lo studio di questa nuova disciplina.
Quel poco che so sull’intelligenza e soprattutto sulla sensibilità delle piante, mi lascia sconcertata. Con la consapevolezza di un un mondo intrigante di cui fin’ora ci siamo occupati (e preoccupati) troppo poco.
Le parole di Stefano Mancuso in questo video vi lasceranno senza fiato… seguitele fino alla fine, per non perdervi la piacevole sorpresa!
VIDEO: STEFANO MANCUSO – Alla radice dell’intelligenza delle piante
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