Bambini e alimentazione: diamo il buon esempio!
Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, in Europa una persona su tre è in sovrappeso.
L’Italia rientra tristemente nella media: circa il 21% dei bambini (6-10 anni) è in sovrappeso, mentre il 10% è obeso; si stima che entro il 2025 ci saranno circa 20 milioni di italiani sovrappeso od obesi, ovvero circa il 33% della popolazione.
Va un po’ meglio in Polonia, dove per lo stesso periodo si prevede di raggiungere la quota di 1 milione di persone sovrappeso od obese, meno del 3% della popolazione. Una buona notizia quindi, se paragonata ai dati italiani, ma anche un’indicazione chiara e precisa della direzione intrapresa. Un’indicazione che non va sottovalutata.
Nel mondo l’obesità infantile è uno tra i disturbi più comuni nell’infanzia e adolescenza. I dati sono preoccupanti e per cercare di risolvere il problema, c’è l’esigenza di mettersi in moto: in tutti i sensi!
Come ogni patologia anche l’obesità comporta degli effetti negativi più o meno gravi non solo sulle condizioni di vita di chi ne soffre, ma anche su quella dei familiari e, indirettamente, sulla collettività che è tenuta a sostenere i costi sanitari per le cure.
Diversamente da ciò che potremmo pensare, le ripercussioni del sovrappeso non sono solo estetiche: l’aspetto più preoccupante è senza dubbio la salute, fisica e mentale. Chi è affetto da obesità presenta maggiore rischio di ipertensione, una ridotta tolleranza al glucosio con possibile insorgenza di diabete in età precoce, una maggiore probabilità di avere problemi di tipo cardiovascolare.
I bambini sovrappeso od obesi sviluppano, inoltre, problemi legati all’autostima e relazionali, che spesso li portano a richiudersi in sé stessi.
La prevenzione è la chiave per affrontare e riuscire ad arginare il problema! Per gestire il sovrappeso e l’obesità è necessario lavorare insieme al bambino e soprattutto alla sua famiglia, motivandoli a modificare il proprio stile di vita, e incentivando le attività che promuovono la corretta alimentazione e l’attività fisica.
Perché “soprattutto la famiglia”? Perché i bambini sanno cosa gli piace mangiare, ma gli adulti sanno (o dovrebbero sapere) che cosa fa bene. Troppi genitori delegano ai figli la scelta di cosa mangiare e a quali attività dedicare il tempo libero. L’intenzione in buona fede è quella di non voler mettere loro troppi limiti, ma l’educazione non dovrebbe essere vista come una costrizione.
Ai nostri figli insegniamo a comportarsi nei vari contesti, come parlare, come vestirsi. Insegniamo loro a stare in società. Educazione alimentare significa innanzitutto imparare a stare con sé stessi.
«I bambini non cucinano da soli, quindi se un genitore è abituato a mangiare male mangerà male anche il figlio. L’obesità è proprio una di quelle malattie in cui le colpe dei genitori ricadono sui figli. Basti pensare che, secondo studi di settore, anche gli animali di una famiglia obesa sono in sovrappeso. Occorre insegnare ai figli uno stile di vita più sano e questo soprattutto dando l’esempio in famiglia.» (Dottoressa Margherita Caroli, consulente dell’Unione europea, temporary advisor dell’Organizzazione Mondiale della Sanità)
Dal sito Società Italiana di Pediatria (www.sip.it) troviamo dati che ci mettono in guardia, e anche alcune indicazioni importanti per la prevenzione: «Si stima che l’obesità presente nei primi dieci anni di vita esponga il bambino a diventare un adulto obeso nel 75% dei casi. D’altra parte la familiarità ha un ruolo importante: il 25% dei bambini sovrappeso o obesi ha un genitore con problemi di peso; la percentuale sale al 34% se entrambi i genitori sono sovrappeso o obesi. Tuttavia una maggiore attenzione della famiglia, sostenuta e incoraggiata dal pediatra, alle abitudini alimentari dei bambini sin dai primissimi mesi di vita può efficacemente contrastare l’eccesso ponderale e tutte le complicanze ad esso correlate. L’unica protezione ragionevole è quella di crescerlo/a sin dai primi mesi adottando un’alimentazione corretta e uno stile di vita salutare.»
Fra le regole stilate insieme al Ministero per la Salute troviamo:
- Allattare al seno almeno sei mesi, se possibile fino i dodici mesi. L’allattamento materno è la prima occasione per realizzare una corretta educazione alimentare.
- Apporto proteico limitato: controllare l’introito di proteine per i primi due anni di vita.
- Bevande caloriche: evitare da zero a sei anni tutte le bevande gasate e zuccherate, ma anche tè istantaneo, tè deteinato, tisane, succhi di frutta, soft drink, acqua zuccherata.
- Far muovere il bambino il più possibile sin dai primi mesi di vita. Evitare di tenerlo troppo seduto, non mettere il bambino davanti alla televisione prima dei due anni, dopo i due anni non superare le otto ore a settimana di TV/videogiochi. Quando mangia o compie altre attività spegnere la televisione.
Ora la domanda è: che cosa preparare da mangiare ai propri bambini? Si deve per forza rinunciare al gusto e alla golosità? Ovviamente no!
Regimi dietetici troppo restrittivi e ipocalorici hanno dimostrato di non poter dare buoni risultati a lungo andare. La natura ha previsto che il nostro corpo si mantenga in un salutare normopeso, a patto di ricevere i segnali affinché questo avvenga.
Privilegiamo la qualità e la varietà degli ingredienti: farine integrali, cereali in chicco, legumi, frutta e verdura di stagione. Tutti alimenti che nel corso delle ultime generazioni si sono un po’ perduti, soppiantati dai prodotti pronti e confezionati. Si tratta solo di recuperare le vecchie abitudini, giocando con i colori e gli aromi, fino a trovare la ricetta che più ci soddisfa.
Non limitatevi al banale. D’estate ad esempio cereali e legumi si prestano a delle insalate fredde, accompagnati da verdure ma anche erbe aromatiche (ottima la menta!) e frutta fresca.
Uno sguardo in meno alle calorie, e molti in più all’etichetta. Un esercizio un po’ noioso da fare al supermercato, che con il tempo però diventa spontaneo. I prodotti di scarsa qualità spesso sono anche i più costosi (perché più acquistati), quindi non sorprendetevi di riuscire anche a risparmiare! In generale, vanno evitati i cibi troppo raffinati e artefatti.
Da evitare anche lo zucchero e tutte le voci dietro al quale si nasconde (sciroppo di glucosio), così come i grassi saturi e i mono e digliceridi.
Una buona alimentazione inizia sempre con la colazione: dolce o salata, l’importante è che i cereali siano integrali (pane, fette, gallette), che ci sia frutta fresca (fragole, spremuta, macedonia) e che vi sia una fonte proteica (noci, mandorle, uova, yogurt, ricotta sono alcuni esempi).
Il potere della colazione è sempre più documentato: dai sui effetti sulla concentrazione a quelli sul controllo del peso, dal miglioramento del profilo lipidico a quello della sensibilità insulinica. Merendine, dolcetti, biscotti, snack dolci e salati… Perché non sostituirli con qualcosa fatto in casa? Forse meno goloso, ma preparato con più amore!
Dedicate un po’ di tempo in più alla buona cucina: è un investimento per la salute di tutta la famiglia. Molti dolci si possono preparare veramente in pochi minuti, evitando in questo modo tutti i prodotti industriali.
Non ci credete? Ecco qualche esempio!
Muffin con gocce di cioccolato: per ogni muffin calcolate 20 gr di farina integrale, 5 gr di amido (mais o riso), 10 gr di zucchero di canna integrale, 20 ml di acqua oppure di latte vegetale, 8 ml di olio di semi, lievito, gocce di cioccolato fondente.
Queste dosi sono indicate per stampini grandi (tipo quelli di alluminio usa e getta) ma potete anche utilizzare uno stampo grande e preparare una torta con lo stesso identico impasto (calcolate le dosi per 10 muffin).
Nutella di fagioli: 250 gr di fagioli cannellini già lessati (equivalente di una lattina), 40 gr cacao amaro in polvere, 40 gr zucchero di canna integrale, 120 gr di nocciole, 3 cucchiai di olio di semi, latte vegetale a piacere (consigliato quello di mandorla). Frullate i fagioli cannellini con una parte dello zucchero e un cucchiaio di olio e, successivamente, mettete il composto ottenuto in un pentolino. Unite nel frullatore tutti gli alti ingredienti, ad eccezione del latte, e frullateli fino ad ottenere una pasta. A questo punto unite la pasta ottenuta ai fagioli cannellini precedentemente frullati e aggiungete il latte. Portate ad ebollizione fino ad ottenere una crema abbastanza liquida. Versate la crema in un vasetto e chiudetelo; quando la crema si sarà raffreddata conservatela in frigo.
Ottima la mattina per colazione, in quanto fagioli e frutta secca sono alimenti ricchi di proteine e di fibre, e con un basso indice glicemico. In questo modo si favorisce il consumo dei legumi da parte dei bambini (e non solo)!
E che dire del gelato di banana? Prendete una banana matura, tagliatela a fettine e mettetela in congelatore. Quando vi viene voglia di gelato, lasciatela scongelare per una decina di minuti, poi frullatela con cacao amaro o altri aromi a piacere: frutti di bosco congelati, caffè, menta, frutta fresca. rimarrete stupiti dalla consistenza, così simile a quella del gelato vero, con il vantaggio di avere uno snack di sola frutta, senza grassi e senza zuccheri aggiunti!
E per finire: «Ai genitori un ultimo consiglio: siate una fonte di imitazione coerente, proponendo attività all’aperto nel fine settimana e dedicando cura anche alla vostra alimentazione. I bambini sono grandi imitatori, date loro qualcosa di grande da imitare».
(Dottoressa Eva Da Ros, dietista perfezionata in obesità e disturbi dell’alimentazione in età evolutiva)
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