Dalle orecchie al codino
Guida pratica alla cura del coniglio.
Il coniglio è diventato ormai un animale d’affezione alla pari di cani e gatti, però c’è ancora molta disinformazione sulla sua gestione. Lo sapete ad esempio che il coniglio NON è un roditore? E che non è un animale adatto ai bambini piccoli? Che può schiacciare fino a 18 pisolini al giorno e raggiungere i 75 chilometri orari?
Per conoscerli meglio e migliorare la convivenza con queste creature, spesso abbandonate a causa di acquisti non consapevoli, l’associazione La Voce Dei Conigli ha dato vita ad un simpatico manualetto, da cui sono tratte le informazioni che trovate di seguito. Dalle orecchie al codino è acquistabile dal sito www.lavocedeiconigli.it con un’offerta minima di soli 3 euro!
Il coniglio: breve descrizione. In natura i conigli vivono in gruppi, corrono, scavano tane per nascondersi e mettere al mondo i cuccioli, rosicchiano ed esplorano tutto ciò che incontrano. Sono animali crepuscolari, trascorrono la maggior parte del tempo in tane sotterranee ed escono alla sera ed al mattino presto alla ricerca di cibo. Le dimensioni ridotte, la socievolezza e la grande simpatia fanno del coniglio un animale ideale per la compagnia.
Conigli liberi, mai in gabbia! Attenzione a non farvi ingannare da chi vi assicura che il coniglio va tenuto in gabbia! Per vivere ha bisogno di movimento e di socializzare. In caso contrario andrebbe incontro allo sviluppo di gravi patologie fisiche e mentali, che porterebbero l’animale a sofferenza e morte.
Una casa “a prova di coniglio”. Il coniglio domestico, come quello selvatico, ha l’istinto naturale di scavare e rodere. Per evitare che si faccia male e che ci distrugga la casa, dobbiamo preparagli un ambiente adatto. Assicuriamoci ad esempio di togliere dalla sua portata liquidi e detersivi nocivi, fili elettrici, soprammobili e piante. Ma anche alimenti come pane, biscotti e dolciumi possono causargli la morte se mangiati in grosse quantità.
Uso della cassetta igienica. Essendo un animale pulito, il coniglio impara presto ad usare la cassetta igienica proprio come i gatti: basta abituarlo fin dai primi giorni del suo arrivo in casa. La lettiera però non può essere fatta con la sabbietta per gatti, perché irritante per gli occhi e le mucose, molto abrasiva sotto le zampette, e se ingerita può essere tossica o causare ostruzioni intestinali. Il pellet è la soluzione migliore: economico, ben assorbente e naturale. Una curiosità: il coniglio ama mangiare fieno quando fa i suoi bisognini. Lasciamolo quindi a sua disposizione, vicino o dentro la cassettina!
La buona alimentazione. Il coniglio è strettamente erbivoro, ed in natura si nutre di erba, foglie, fieno, germogli, fiori, cortecce e vari alimenti vegetali che trova nel territorio. In cattività la sua alimentazione è costituita da fieno (fondamentale, fornito ogni giorno e in quantità illimitata), erba, verdura cruda, frutta (ma solo 1-2 volte la settimana), pellets di vegetali, e ovviamente acqua a volontà. Per approfondire, controllate la lista degli alimenti adatti e vietati.
La sterilizzazione: ecco perché è importante. La femmina non va in “calore” come i cani e gatti, ma ovula ad ogni accoppiamento (ovulazione indotta). Una coppia di conigli (maschio e femmina) non sterilizzati può mettere al mondo molti cuccioli: dalle 4 alle 8 cucciolate all’anno, e dai 3 ai 10 piccoli per cucciolata. Siete in grado di prendervene cura e di trovar loro un’adeguata sistemazione? La sterilizzazione è l’unica soluzione, non solo per la loro rinomata prolificità, ma anche per prevenire gravi patologie e ridurre al minimo lo stress da riproduzione.
Convivenza, con noi e con gli altri animali. La struttura ossea del coniglio è molto delicata. Ecco perché non è adatto ai bambini piccoli: giocando, questi potrebbero fargli molto male, spesso le cadute o le prese sbagliate recano gravi danni all’animale. Ma questo non significa che se arriva un bambino dovremo dare via il coniglio: con il tempo e le dovute attenzioni, insegneremo loro ad essere buoni amici.
In due è sempre meglio! Il coniglio è un animale sociale, ama la compagnia dei suoi simili. Una coppia di conigli arriva a stabilire un rapporto molto profondo e in due si faranno compagnia, giocando e coccolandosi l’un l’altro. Un po’ più difficoltosa la convivenza con cane e gatto: possono diventare molto amici, ma è necessario farli incontrare con gradualità e sotto sorveglianza. Anche se il cane ha un buon carattere, infatti, potrebbe inseguire il coniglio spaventandolo a morte causandogli un infarto.
Toxoplasmosi. Per quanto riguarda il coniglio, si tratta di una specie che potenzialmente può essere soggetta a questa malattia, ma che non può trasmetterla all’uomo tramite le feci. I proprietari di conigli dovranno considerarla una zoonosi (malattia trasmissibile da animale a uomo) sono nel caso avessero intenzione di consumare crudi (!!!) i propri pet-rabbits!
Per altre info e adozioni: www.lavocedeiconigli.it
Margherita
Salve,le volevo chiedere se è efficace l’olio di Neem contro la Cheyletiella nei conigli
Tiziana
Buongiorno Margherita, mi dispiace ma purtroppo non le so rispondere!